Cucciola Gioielli - Case Study
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Cucciola Gioielli è un brand e laboratorio interno di Marketing Agency Calabria. In questo case study raccontiamo come abbiamo ottimizzato l'ecommerce, creatività e campagne per trasformare la visibilità in vendite, con un metodo misurabile e replicabile.

CASE STUDY — CUCCIOLA GIOIELLI
Non Parole, Risultati
Come Marketing Agency Calabria ha validato (e poi replicato) un metodo di Facebook/Meta Ads basato su test creativi, acquisizione clienti e trasformazione in “true fans” con email + WhatsApp + funnel.
Executive summary
Cucciola Gioielli non è stato “solo” un brand e-commerce: per Marketing Agency Calabria è diventato un ambiente controllato, reale e misurabile dove trasformare la creatività in metodo. In un mercato dove la maggior parte delle campagne si ottimizza “a sensazione”, l’obiettivo era l’opposto: costruire una strategia di acquisizione su Meta (Facebook/Instagram) in cui ogni decisione fosse giustificata da dati, non da gusti personali. Perché quando investi budget, la domanda non è se un contenuto è bello. La domanda è se quel contenuto sta comprando attenzione qualificata e sta guidando una persona verso un’azione.
Seth Godin lo riassume in modo brutale ma vero: il marketing è una competizione per l’attenzione. Ed è qui che Cucciola ci ha dato un vantaggio enorme: potevamo osservare le reazioni del pubblico in modo diretto, rapido, ripetibile. Ogni variazione creativa era un esperimento; ogni risultato diventava un’indicazione operativa. L’eleganza, per noi, non è mai stata “fare pubblicità che sembra un profumo” e basta: l’eleganza è riuscire a farlo e dimostrare che quella scelta migliora realmente performance e conversioni.
Il cuore del case study è l’A/B testing, ma non quello “fatto a caso” dove si cambia tutto insieme e poi si spera. Gli A/B test, se condotti correttamente, sono la forma più concreta di tutela del budget: impediscono che un’azienda paghi settimane di apprendimento a vuoto per poi scoprire che stava scalando la variabile sbagliata. In pratica, quando non fai A/B test strutturati, rischi di aumentare spesa su una creatività che performa “per fortuna” (o perché ha intercettato un micro-segmento temporaneo), e appena provi a scalare… collassa. Quando li fai bene, invece, capisci che cosa sta producendo il risultato: è l’inquadratura? È la musica? È il testo? È la velocità dei tagli? È la prima frase? È il contesto? E appena lo capisci, smetti di sprecare budget su ipotesi e inizi a investire su certezze.

Con Cucciola Gioielli abbiamo trattato ogni contenuto come un oggetto di design: stessa intenzione, ma dettagli calibrati. Abbiamo osservato quanto cambia la percezione quando il gioiello viene mostrato in macro con una luce pulita e “editoriale”, rispetto a quando lo si vede indossato, con un movimento minimo e naturale che risolve la domanda più potente nella mente di chi compra online: “come mi sta addosso, davvero?”. Abbiamo visto come l’audio può alzare o abbassare l’effetto premium: una musica veloce può fermare lo scroll ma rendere il prodotto più “commerciale”; un suono più morbido può aumentare la percezione di valore; e in alcuni casi il silenzio, con piccoli suoni reali (packaging, metallo, tessuto), crea un’esperienza quasi tattile, memorabile. Non è poesia: è psicologia applicata a creatività misurata.
Il punto decisivo è stato separare l’arte dalla confusione. Ogni ciclo di test partiva da un contenuto base e cambiava una sola cosa per volta. Questo, nel tempo, ha creato un archivio di evidenze. Non “idee”. Evidenze. E quando hai evidenze, succede una cosa rara: smetti di discutere e inizi a costruire. È qui che la frase attribuita a Peter Drucker (“quello che si misura, si migliora”) diventa reale, perché l’A/B test non serve a migliorare solo un video: serve a migliorare un sistema. Un sistema che sa quali leve accendono attenzione, quali leve generano fiducia e quali leve trasformano l’intenzione in acquisto.
Da lì, la strategia di acquisizione ha preso forma in modo naturale: le creatività per pubblico freddo non erano “vendita aggressiva”, ma contenuti progettati per conquistare attenzione e far nascere desiderio. Un brand premium non chiede. Attrae. Poi, una volta ottenuto il primo segnale (view, click, visita), entrava in gioco la parte più sottovalutata e più redditizia: la trasformazione del cliente in relazione. Perché il vero spreco non è soltanto fare ads che non convertono; il vero spreco è pagare per acquisire un cliente e poi lasciarlo andare
Il principio base: testare “una variabile” per volta
Il problema più comune nelle ads è cambiare troppe cose insieme. Quando funziona (o non funziona), non sai perché.
La regola d’oro (nostro standard interno)
Per ogni ciclo di test, cambiamo solo una variabile:
- Inquadratura (close-up macro vs mezzo busto; mano in movimento vs statico)
- Ritmo (0.7–1.2 sec per taglio vs clip lunghe)
- Testo in sovraimpressione (hook “beneficio” vs hook “curiosità”)
- Musica (trend “fast” vs elegante “slow”; o anche silenzio + suono ambient)
- Angolo comunicativo (regalo / self-care / status / minimal / made-to-feel)
- CTA (Scopri / Scegli / Personalizza / Regala / Acquista ora)
- Prova sociale (UGC/recensione vs visual “editoriale”)-
- Contesto (natale, quotidiano, evento, “giornata tipo”)
Cosa misuriamo davvero (oltre al “ROAS”)
Il lusso non è “spendere tanto”. Il lusso è precisione.
Metriche creative (TOF: freddo)
- Thumbstop / Hook rate: la gente si ferma? (3s view / hook)
- Hold rate: resta fino al punto chiave?
- CTR: il messaggio è chiaro e desiderabile?
Un Funnel Curato
Nel progetto Cucciola Gioielli, Marketing Agency Calabria non ha lavorato su singole campagne, ma su un sistema. Un funnel di acquisizione clienti progettato per non disperdere attenzione, dati e budget, ma per trasformarli nel tempo in valore cumulativo. Il punto di partenza è sempre lo stesso: intercettare nuove persone attraverso Meta Ads, utilizzando creatività testate e validate internamente, capaci di attirare pubblico freddo in modo coerente con il posizionamento del brand. Ma la vera differenza non è nell’ingresso del funnel, bensì in ciò che accade dopo.
Ogni utente che entra nel sistema non viene considerato come un semplice “clic” o una possibile vendita immediata, ma come un contatto da comprendere, accompagnare e valorizzare. È qui che entra in gioco quello che internamente definiamo “riciclo”. Non nel senso banale del riproporre pubblicità a chi non ha acquistato, ma come capacità di recuperare attenzione, interesse e dati, evitando che ogni interazione si perda nel nulla. Un utente che visualizza un contenuto, visita una pagina o interagisce con una creatività non viene abbandonato: viene reinserito in un percorso pensato per far maturare la decisione nel tempo.
Il funnel Cucciola è costruito proprio per questo. La prima fase lavora sull’acquisizione e sull’attenzione, ma le fasi successive servono a dare continuità all’esperienza. L’utente viene riconosciuto, segmentato e accompagnato attraverso contenuti coerenti, messaggi progressivi e punti di contatto studiati. Email marketing e WhatsApp marketing non vengono utilizzati come canali promozionali aggressivi, ma come strumenti di relazione: servono a rassicurare, a rispondere a dubbi impliciti, a rafforzare la percezione del brand e a rendere naturale il passo successivo. In questo modo, anche chi non acquista subito non rappresenta un costo perso, ma una risorsa che continua a vivere all’interno del sistema.
Questo approccio permette di ridurre drasticamente uno degli sprechi più comuni nel marketing digitale: pagare più volte per raggiungere persone che avevano già mostrato interesse, senza però avere una strategia per trasformarlo. Nel nostro modello, invece, l’interesse viene “riciclato” in modo intelligente. Ogni contatto alimenta il funnel, ogni interazione migliora la comprensione del pubblico, ogni dato raccolto rende più efficiente la fase successiva. Il risultato è un sistema che impara, si affina e diventa sempre più preciso, riducendo progressivamente il costo di acquisizione e aumentando il valore di ogni cliente nel tempo.
È in questo punto che il funnel di acquisizione smette di essere una sequenza tecnica e diventa una leva strategica. Non si tratta più di spingere offerte, ma di costruire una relazione scalabile. Un utente entra attraverso le ads, viene accompagnato da contenuti coerenti, consolidato attraverso email e WhatsApp, e nel tempo può trasformarsi in un cliente abituale, in un sostenitore del brand, in quello che definiamo un true fan. Ed è proprio qui che il “riciclo” assume il suo significato più profondo: non riutilizzare persone, ma valorizzare ogni contatto, evitando che il budget investito serva solo a generare rumore.
WhatsApp è potente perché è personale: va usato come concierge, non come spam. Un funnel WhatsApp ben fatto segue fasi di acquisizione → nurturing → retention.
Questo funnel, testato e raffinato su Cucciola Gioielli, rappresenta uno dei pilastri del metodo Marketing Agency Calabria. Un sistema pensato per acquisire nuovi clienti senza sprechi, per dare continuità all’attenzione e per trasformare la pubblicità da costo isolato a investimento strutturato. Perché la crescita reale non nasce da singole campagne fortunate, ma da processi che funzionano anche quando il mercato cambia.
NON PAROLE, RISULTATI
“Testiamo ogni dettaglio: creatività, messaggi, funnel e retention, per portare ai nostri clienti portiamo solo ciò che supera i nostri standard.”
Marketing Agency Calabria
